Il Cambiamento climatico e l'arma del boicottaggio in mano ai consumatori
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A Glasgow si è svolta la COP 26 dall'1 al 12 novembre con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra in tempi anticipati rispetto a quelli stabiliti negli Accordi di Parigi del 2015 (COP21).
Ma a quanto pare i Governi sanno, ancora una volta, mostrare solo la loro incapacità a prendere decisioni coraggiose. Greta Thunberg lo ha definito il “bla, bla, bla” dei governanti e così non è stata più invitata agli eventi ufficiali.
I governi come sempre hanno applicato i veti incrociati, le tattiche da guerra fredda, o hanno applicato tentativi di fare deragliare tutto o di annacquare gli accordi come hanno provato a fare i paesi maggiori produttori di petrolio (vedasi Arabia Saudita).
In una situazione così delineata, in cui i politici mostrano tutta la loro inettitudine, spetterà a noi cittadini cambiare per il meglio.
Noi cittadini di questo pianeta sofferente e sconvolto dai cambiamenti climatici in atto, siamo milioni, siamo miliardi e possiamo per questo fare più di loro.
Cosa intendo dire? Intendo dire che dalla nostra parte abbiamo l'arma del boicottaggio. La stupenda arma del boicottaggio. Se una azienda produce beni inquinando, noi non compreremo i suoi prodotti.
E vedrete, che il nostro agire come consumatori che indirizzano i propri acquisti verso prodotti d'uso comune più rispettosi dell'ambiente, non sarà più il frutto di una protesta ma di una esigenza vitale.
Gli eventi climatici estremi che sperimentiamo sulla nostra pelle ci imporranno sempre più di cambiare stile di vita.
Significa che non compreremo più le auto diesel o a benzina, non tanto per una scelta da "ambientalisti", ma perché ulteriori emissioni nocive vorrà dire la fine della nostra esistenza o condannare i nostri figli che hanno 2 o 5 anni, a vivere in futuro i loro 50 o 70 anni di vita in una condizione tristissima.
Boicottaggio dei prodotti inquinanti
Ecco perché l'arma del boicottaggio dei prodotti inquinanti verrà applicata contro tutte le aziende che producono e continueranno a produrre beni non rispettosi dell'ambiente. Lo faremo per difesa della nostra vita prima che dell'ambiente.
Con il boicottaggio, costringeremo le imprese a convertirsi o altrimenti saranno costrette a chiudere.
Ma, a un certo punto, saranno gli stessi dipendenti a costringere le imprese per cui lavorano a convertire le pratiche produttive. I lavoratori lo faranno per non perdere il lavoro e perché vogliono sopravvivere alla catastrofe climatica insieme alle loro famiglie.
Il boicottaggio è l'arma che abbiamo per costringere industria, agricoltura e gli altri settori produttivi a cambiare.
O cambieranno o boicotteremo i loro prodotti, privilegiando l'acquisto di prodotti più rispettosi dell'ambiente.
Boicotteremo il Greenwashing
Non consentiremo alle aziende inquinanti di praticare il "greenwashing" sui loro prodotti. Non siamo stupidi e non ci lasceremo raggirare boicottando anche quei prodotti falsamente etichettati come rispettosi dell’ambiente e della nostra salute.
Boicotteremo le smart TV che consumano troppo per scegliere solo quelle a maggior risparmio energetico.
Applicheremo il boicottaggio degli elettrodomestici che consumano eccessivamente per acquistare solo quelli di classe A.
Prima di acquistare l'abbigliamento, controlleremo che si tratti di vestiario realizzato con materiali riciclati o sarà boicottaggio.
Costringeremo gli Stati a vietare la vendita di auto a benzina o diesel, perché se non lo faranno loro saremo noi a comprare auto elettriche o all'idrogeno, boicottando i motori a combustibile fossile.
Boicotteremo il petrolio per la nostra legittima difesa e agli “amici” dell'OPEC non resterà che prenderne atto e alzare bandiera bianca, ammainando quella colore nero petrolio.
Il vero accordo di Glasgow 2021
Il vero accordo per il clima, il vero accordo di Glasgow 2021, lo scriveremo noi cittadini di questo pianeta attraverso il boicottaggio.
È ora di cominciare scegliendo di comprare solo detersivi non inquinanti, o non avremo più fiumi e mari dove tuffarci, non avremo più acqua di rubinetto da bere.
È il momento di boicottare chi inquina o non avremo più un pianeta su cui vivere.
Focus:
Detersivi ecologici prodotti con materie vegetali
Lo scarico a mare di detersivi contenenti materie plastiche o elementi chimici velenosi, non hanno contribuito solo ad uccidere la fauna e la flora acquatica dei fiumi, dei laghi e dei mari. Oggi è chiaro a tutti che quelle microplastiche e quegli scarti chimici derivanti dallo scarico delle nostre lavatrici, sono finiti anche nel nostro ciclo alimentare, proprio attraverso il pesce che mangiamo.
Da qui la necessità di utilizzare detersivi basati su materie vegetali per il lavaggio delle stoviglie e dell'abbigliamento, ma anche detergenti ecologici per la cura della persona. I detersivi ecologici, del resto, sono già disponibili e si possono comprare al supermercato, oppure possono arrivare comodamente a casa nostra acquistandoli online.
Un'azienda tutta italiana, di Cotignola (Ravenna), produce i detersivi e i detergenti corpo con materie vegetali noti con il marchio Winni's. I tensioattivi presenti nei detersivi per i piatti e per la lavatrice sono di origine vegetale. Questo significa che vengono metabolizzati dai microrganismi naturalmente presenti nell'acqua e trasformati in sostanze naturali.
Il cambiamento, in fondo, non richiede necessariamente di fare rivoluzioni enormi. Per boicottare chi favorisce il cambiamento climatico, può anche bastare sostituire i detersivi e i detergenti che usiamo tutti i giorni con altri ecosostenibili.
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