La nostra casa connessa in rete (Internet)

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- Foto di Pixaline da Pixabay.com. -

Siamo entrati in una nuova fase per Internet, un periodo di seconda grande evoluzione che abbiamo imparato a conoscere col nome di Internet delle Cose connesse in rete (internet of things). Gli apparati elettronici, opportunamente progettati, possono essere connessi alla rete domestica e da qui ad Internet per essere gestiti a distanza.

Un esempio di queste "cose" connesse, sono gli impianti di sicurezza con telecamere che possiamo gestire a 10 mila chilometri di distanza grazie a una applicazione installata sullo smartphone.

Si chiama internet of things, lo abbiamo scritto, e sta generando una vera e propria economy of things: e siamo un attimo prima dell'alba.

Le prime cose connesse in rete

Le webcam sono state probabilmente tra le prime cose a essere connesse in rete, ci hanno consentito, e lo fanno ancora, di poter vedere luoghi a noi sconosciuti e remoti della Terra che mai nella nostra vita forse potremo visitare.

L'internet delle cose connesse ci consente di accedere digitalmente alle telecamere installate a casa nostra o nell'azienda; è sufficiente, in questo caso, ottenere le credenziali di accesso a una applicazione web opportunamente progettata per consentirci la visione a distanza delle immagini riprese in casa nostra.

Nuove applicazioni permettono la gestione dell'impianto di riscaldamento a distanza usando una applicazione intuitiva installata sullo smartphone. Il software sfrutta il canale di comunicazione permesso da Internet per interagire con il pannello elettronico installato in casa e a sua volta connesso alla rete domestica. Attraverso la app mobile accendiamo e spegniamo l'impianto, usando una connessione che sfrutta un canale privato e, si spera, sicuro: user, password e protocolli di sicurezza.

Da alcuni anni possiamo accedere a distanza ai sistemi informatici di casa come notebook e pc, grazie a nuovi modelli di modem router wi-fi. Questi router si comportano anche come piccole cloud casalinghe, basta connettere un hard disk esterno alla presa USB del modem router per avere Terabyte di spazio a disposizione a costo quasi nullo. Volendo, se la stampante di casa è accesa ed è connessa alla rete domestica, possiamo procedere alla stampa a distanza di documenti direttamente sulla stampante di casa. Noi intanto saremo con il nostro tablet, doverosamente connesso alla rete Internet, nei giardini pubblici a prendere un po' d'aria.

Cosa ci aspetta nel futuro

Internet of things, le cose connesse in rete, è già una realtà.

Nei prossimi anni assisteremo a uno sviluppo massiccio di elettrodomestici connessi alla rete: in parte già in corso e per questo niente di nuovo. Solo che se da anni ne sentiamo solo parlare, o ne abbiamo letto, ora tali tecnologie diventano economicamente accessibili ed entrano nelle nostre case.

Una app per gestirli tutti!

Accanto allo sviluppo di app capaci di gestire, prima singolarmente gli elettrodomestici e poi tutti insieme, nasceranno piattaforme digitali in grado di autogestire gli apparecchi elettrici con estrema accuratezza.

Noi non vedremo le infrastrutture informatiche che sono dietro, così come non vediamo il datacenter che ospita opportunitadigitali.it, ovvero il sito web dove ora stai leggendo questo contenuto di approfondimento. Attraverso una semplice interfaccia grafica, dove ci sarà tutto questo a noi invisibile, gestiremo gli apparati di casa connessi in rete:

  • lavatrice,
  • frigorifero,
  • forno elettrico,
  • SMART TV,
  • tartarughiera (o acquario),
  • cancello automatico.

Il cruscotto digitale degli elettrodomestici

Un'area riservata e accessibile con password e sistemi di doppia autenticazione biometrica, ci presenterà il cruscotto digitale degli elettrodomestici.

Ci sarà da perdersi tra le metriche d'analisi degli elettrodomestici — ore di funzionamento del frullatore, quantità di polvere (espressa in chili) aspirata dall'aspirapolvere, ore di vita tecnica restanti alle lampadine a led — e lo "stato di salute" delle strumentazioni.

Potremo verificare quanti kWh ha consumato la nostra lavatrice e, il monitoraggio istantaneo, ci avviserà a che punto è il programma di lavaggio mentre siamo al supermercato a fare la spesa: anche se nel supermercato del futuro probabilmente non ci metteremo più piede. Vedo già il contatore digitale percorrere il suo giro sul display del mio tablet (o smartphone e successive evoluzioni!).

Ed ancora potremo:

  • verificare quanti kWh ha consumato il frigorifero questo mese,
  • sapere quanti kWh abbiamo consumato in totale l'anno precedente,
  • fare comparazioni tra periodi di utilizzo e così via.

Assistiti da algoritmi intelligenti

Forse diventeremo ancora più isterici e nevrotici con tutta questa mole di dati e informazioni alla nostra portata. Oppure, assistiti da algoritmi intelligenti, useremo i dati per ottimizzarne l'uso così da prolungarne la vita tecnica o per risparmiare corrente elettrica.

Attraverso il pannello digitale ricco in funzionalità, gli elettrodomestici ci informeranno sul loro stato di salute:

  • lampadina di cortesia del frigorifero fulminata;
  • necessità di sostituire la lampadina del bagno per evitare di farla al buio;
  • la lavatrice chiederà cortesemente, ai mariti, di farle un po' di manutenzione per levare il calcare.

La casa intelligente (smart home) che si autogoverna, o quasi, attraverso una sola applicazione, in grado di monitorare in modo capillare tutto l'ambiente domestico. Un po' quello che sistemi come Amazon Echo fanno in parte già oggi.

- Foto di Gerd Altmann da Pixabay.com. -

Arriverà nelle nostre case

Tutto ciò è già possibile ora, con le conoscenze tecnologiche attuali. Basta entrare in una di quelle aziende completamente automatizzate, dove alla catena di montaggio ci sono solo robot e gli "operai" sono ingegneri elettronici e informatici o gestionali, addetti al controllo a distanza della fabbrica. Una sola cabina di regia per governarle tutte! Cosa? Ma le fabbriche connesse a Internet!

Ben presto, in pochi anni, sarà normale gestire la casa a distanza e ci domanderemo come facevamo prima.

Nuovo business per l'industria web

Le software house che fino a pochi anni fa progettavano e implementavano solo siti aziendali e piattaforme e-commerce chiavi in mano, oggi progettano piattaforme web di gestione delle smart home pronte all'uso.

Facile ipotizzare la nascita di piattaforme open source o con funzionalità di base gratuite e altre a pagamento: Software-as-a-service che gestiscono le nostre case.

Smart home plugin per tutti!

Gli store di applicazioni verranno invase da plugin per gestire ogni millimetro della casa: gli smart home plugin.

Un plugin per contabilizzare i consumi di ciascun elettrodomestico e farne la somma. Un plugin per evitare che i furfanti possano accedere al nostro sistema e aprirsi le porte di casa senza dover scassinare nulla. Plugin che tirano su le tapparelle al mattino e le riportano giù alla sera.

Questo settore avrà bisogno di nuove figure professionali, qui si sposteranno molti posti di lavoro carenti in altri comparti. Le opportunità date dal digitale sono solo all'inizio.

E se dovesse andare via la corrente elettrica? Beh... Questi sono i problemi di chi vive nell'Era della corrente elettrica!



Foto Fabio Carbone: autore articolo
Fabio Carbone
Scrittore web tecnico ma versatile, scrive di criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende. Ha seguito un corso accademico sull'Industria 4.0 applicata al business; ha ottenuto 2 certificati blockchain professionali: BerkeleyX e The Linux Foundation.
Ghost writer e amante delle tartarughe d'acqua dolce, nel tempo libero cura il blog www.rugatartaruga.eu.
Per contatti professionali: LinkedIn.

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