Se il Drone corriere precipita sul terrazzo e ammazza un bambino
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(Fatto non realmente accaduto)
Il drone corriere è precipitato sul terrazzo di un condominio in pieno centro, morto sul colpo un bambino di 2 anni che giocava ignaro del pericolo che incombeva sopra di lui.
Un drone corriere, appartenente a una società della logistica attiva nella consegna di pacchi a bassa quota, è precipitato sul terrazzo posto all’ultimo piano di un condominio ubicato nel cuore della cittadina.
Vani i soccorsi e i tentativi dei medici e paramedici del 118 di rianimarlo, troppo gravi le ferite in particolare alla testa del bambino. Disperata la madre che per il suo piccolo non ha potuto fare altro che chiamare i soccorsi e piangerlo.
Da quanto appreso dagli inquirenti giunti sul posto, il drone trasportava un pacco ad un vicino di casa che abita nella palazzina accanto. Il pacco conteneva materiale del peso di alcuni chili. Sarebbe caduto in fase di atterraggio perdendo inspiegabilmente quota.
Com'è potuto accadere?
Con molta probabilità ad aver causato i danni mortali al bambino non è stato soltanto il peso del pacco e del drone corriere, ma anche l’altezza da cui il velivolo è caduto e la velocità di caduta.
La magistratura ha aperto un’inchiesta e anche l’Enac, competente su tutti gli apparecchi volanti che da anni riempiono le nostre città, ha aperto una sua inchiesta per fare luce sull’accaduto.
Si ricorderà qualche anno fa la caduta di un aerotaxi sul Colosseo che causò la morte di 10 turisti e il ferimento grave di altri cinque.
Intanto una madre piange il suo figlio morto perché giocava sul terrazzo di casa e un drone corriere è piombato sulla sua vita spezzandogliela per sempre.
In nome del progresso, della sostenibilità e di consegne più rapide
In futuro le nostre città potrebbero essere riempite di droni corriere in nome del progresso e della “sostenibilità”. Tu uno scenario del genere lo riterresti realmente sostenibile?
Ci diranno che le consegne via drone corriere sono più rapide e che riducono il traffico delle nostre città e cittadine. Ma di quale traffico parliamo? Di fatto rischiamo che spostino in cielo una parte del traffico che oggi opprime le nostre strade. Il risultato sarà un traffico aereo di bassa quota, a pochi metri dai nostri balconi e dalle nostre teste.