Crypto Vocabolario semplificato: i Vocaboli delle Criptovalute

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- Foto di Tumisu da Pixabay.com. -

Il Crypto Vocabolario è il tentativo di raccogliere i vocaboli delle criptovalute, per questo motivo è un contenuto in continuo divenire e mai definitivo. Ritieni questo lavoro continuamente Under Costruction, o, se preferisci, in versione Beta.

Alcune definizioni, quindi, potrebbero cambiare nel tempo, in particolare se mi accorgo di aver scritto qualcosa di incorretto. Se vorrai farmi notare gli errori, scrivi nei commenti: ti sarò grato/a!

Non considerare questo vocabolario un tentativo "accademico", vuole essere per tutti. Ecco perché ho precisato: semplificato.

Bene, usa il menu alfabetico qui sotto e naviga il vocabolario delle criptovalute. 📔


A


Si definiscono alternative coin (alt coin = altcoin) le criptovalute nate dopo il bitcoin, il quale è considerato il capostipite.

Il termine altcoin è un nome comune per citare genericamente tutte le criptomonete, eccetto il bitcoin.

Prova testo

B


Bit coin, la moneta fatta di bit. Satoshi Nakamoto, il suo inventore, l'ha definito un sistema di moneta elettronica peer-to-peer.

Una nuova forma di denaro, completamente digitale, che sovverte non poche regole di economia che da secoli, se non millenni, regolano i rapporti tra stati e tra questi ed i loro cittadini/sudditi.

La moneta dei miner e di chi la possiede, non degli stati. La valuta "forgiata" dalla matematica e dalla crittografia che nessun falsario, neppure il più bravo, può replicare a piacimento.

Blockchain o block chain è un neologismo inglese, con cui si identifica la catena di blocchi contenente le transazioni economiche del sistema di pagamento elettronico peer-to-peer noto col nome di Bitcoin.

Catena perché i blocchi digitali (ovviamente) di transazioni sono collegati tra loro come gli anelli di una catena. Anche le transazioni conservate all'interno dei blocchi sono collegate tra loro, ed anche le transazioni contenute in blocchi diversi sono connesse.

Il registro, così anche definito, è distribuito cioè replicato N volte quanti sono gli N nodi della rete (esempio 100 nodi = 100 repliche dello stesso registro).

C


Neologismo inglese, composto dalle parole chain e washing è stato coniato da Tim Swanson, ex direttore delle ricerche di mercato di R3 Consortium.

Il termine deriva da cloudwashing, una metafora usata per indicare un insieme di prodotti digitali mutati di nome semplicemente per scopi commerciali e legati al nuovo "fenomeno" del cloud computing (la quale non è una tecnologia).

Numerose startup pretendono di poter "decentralizzare" il proprio servizio usando una blockchain (non si sa quale), anche se non serve o non è possibile farlo.

La fornitura di coin circolante, si riferisce alla fornitura in circolazione di ciascun crypto asset (criptovaluta o token criptografico).

Si distingue dal total supply.

Il circulating supply, moltiplicato per il volume di scambio, è utile a calcolare il market cap.

Una cloud mining è un servizio di estrazione delle criptovalute in cloud.

Un enorme data center specializzato, composto da ASIC miner e/o GPU.

Le cloud mining si distinguono dalle mining farm fatte in casa, per il loro carattere industriale e rivolto a un ampio numero di clienti ed investitori.

No, non l'exchange. All'interno del processo di produzione del prossimo blocco sulla Bitcoin network, Coinbase è la prima transazione che il miner crea e colloca nel blocco stesso. La transazione Coinbase è quindi quella transazione che "genera" la ricompensa al miner.

Sistema di conservazione di criptovalute offline, nella forma digitale o materializzata (paper wallet).

Vari i metodi di cold storage, in ogni caso la finalità è la stessa: proteggere i crypto asset da attacchi informatici o altre forme di furto tradizionali.

Leggi anche wallet.

Il termine Colored coin, monete colorate, è poco conosciuto ma è una classe di metodi per rappresentare e gestire risorse del mondo reale in cima alla blockchain di Bitcoin (fonte: Bitcoin Wiki, Colored Coins).

Banalmente potremmo definire le Colored coin di Bitcoin come gli omologhi dei token della blockchain Ethereum, ma le Colored Coin non sono propriamente gestiti da smart contract e a differenza dei token, che possono rappresentare anche altri valori digitali assieme a quelli reali, le Colored coin sono state pensate essenzialmente per rappresentare asset reali: auto, posti a sedere di un cinema, ecc.

Le Colored coin, poi, possono essere facilmente bruciate dal suo possessore.

La scrivo presto.

Rappresentazione digitale di valore decentralizzata basata sul peer-to-peer, su una blockchain condivisa il cui trasferimento è basato sulla crittografia e le cui regole di emissione sono basate su algoritmo open source.

Definizione di Stefano Capaccioli ed Altri, Fonte: Video dal Canale YouTube di Stefano Capaccioli.

D


Decentralized autonomous organization, organizzazione autonoma e decentralizzata, è il tentativo di creare organizzazioni programmate autonome e decentralizzate su piattaforme blockchain-based quali Ethereum.

Una organizzazione autonoma e decetralizzata agisce in autonomia rispetto all'intervento umano o di qualsiasi altro software esterno a essa.

Le applicazioni decentralizzate fanno la loro comparsa nel mondo crypto su Ethereum. Una DApp è un software decentralizzato, il cui funzionamento non è legato a un server centrale ma alle risorse computazionali dei computer connessi alla rete peer-to-peer.

Le Decentralized Application si oppongono alle App distribuite attraverso l’Apple Store, Play Store, Windows Store, ecc.

Rete informatica dove non vi è un server centrale, ma più server e/o computer che svolgono gerarchicamente le stesse funzioni e compiti.

Le network delle criptovalute sono più propriamente decentralizzate e non distribuite.

I ledger distribuiti appartengono all'ampio insieme dei Sistemi Distribuiti, esso è un registro distribuito in cui conservare dati non modificabili a posteriori. Si dice distribuito perché il registro è replicato in più copie installate su computer (nodi) geograficamente distanti tra loro. Nell’insieme dei ledger distribuiti troviamo la blockchain.

Prova testo

E


EVM è la macchina Touring completa al cuore di Ethereum. La Ethereum Virtual Machine è la macchina virtuale di ETH, eseguita globalmente dai computer connessi alla Ethereum Network.

La EVM si basa sul consenso e gestisce lo stato interno di Ethereum e il calcolo.

EVM è spesso paragonata a un computer planetario decentralizzato contenente milioni di oggetti definiti “account”. Gli account hanno la capacità di gestire un database interno, eseguire codice informatico e di comunicare tra loro.

Gli exchange di criptovalute rappresentano i luoghi digitali privilegiati di scambio di altcoin e token criptografici.

La loro esistenza garantisce la compravendita al dettaglio di migliaia di crypto asset a bassi costi.

Si differenziano dalle piattaforme di compravendita peer-to-peer come Paxful, poiché gli scambi sono gestiti da un software appositamente sviluppato per eseguire le operazioni di scambio.

F


In Informatica un fork è l'operazione con cui si crea la copia di un processo e per estensione di un software open source.

Dal momento che alla base delle criptovalute vi è un software open source, il termine si applica naturalmente al codice informatico di cui sono fatti i software che danno vita alle criptomonete.

Un rapido sorvolo dei progetti aperti su GitHub, farà comprendere subito la mole di fork che avvengono ciclicamente.

Con Hard Fork s'intende un aggiornamento del software di gestione della criptovaluta, che apporta un cambiamento che crea incompatibilità tra la versione precedente dello stesso software e quella di aggiornamento.

Con Soft Fork s'intende un aggiornamento che preserva la compatibilità tra le precedenti versioni e quella di aggiornamento. Non vi è l'obbligo di aggiornare per restare nella catena principale della criptomoneta.

G


Prova testo

H


I portafogli hardware sono dispositivi elettronici, generalmente si presentano nella forma di una chiave USB da connettere al PC via cavo USB.

Ledger wallet ha svilupppato un hardware wallet Bluetooth.

Recenti sperimentazioni vanno nella direzione dell'integrazione all'interno degli smartphone.

Gli hardware wallet sono da considerare cold wallet, perché non direttamente connessi ad internet, caratteristica che li rende più sicuri di un software wallet.

Un semplice errore di ortografia per la parola hold, che in inglese significa detenere. Il significato gergale, entrato a far parte del linguaggio crypto, si contrappone all'atto del vendere una o più criptovalute.

Sulla nascita del termine nel web si racconta una divertente leggenda "cyber metropolitana".

I


Initial coin offering, in italiano si traduce come Offerta di moneta iniziale.

Il concetto deriva dalle IPO (Initial public offering), che sono regolamentate, mentre per le ICO la normativa è un po' a "macchia di leopardo", nel senso che alcune nazioni stanno provvedendo a creare una normativa apposita, altre lo hanno fatto, altre ancora pensano di farlo, ed altre hanno già provveduto a dichiarare le ICO illegali o non ammissibili.

Non esistono, allo stato attuale, linee guida internazionalmente riconosciute.

Le ICO sono un ibrido, alcune caratteristiche sono simili alle campagne di fund raising come il crowdfunding, ma altre caratteristiche rassomigliano a forme d'investimento private, ed altre caratteristiche all'acquisto di titoli azionari.

Gli organizzatori delle ICO promettono token in cambio dei fondi investiti.

Le Initial Exchange Offering differiscono dalle ICO, poiché la raccolta fondi è gestita dall'exchange che si prende la responsabilità di fare da intermediario tra gli ideatori del token (e del progetto) e l'investitore interessato.

I crypto exchange prevedono apposite piattaforme digitali (esempio Binance Launchpad) o un'area riservata dell'exchange dove ospitare le IEO.

Come soluzione alternativa alle ICO, si parla di IEO già dalla fine del 2018.

(Fonti: IcoBench.com e Binance Academy.

Ecosistema decentralizzato basato sulla tecnologia Tangle, esso è un ledger distribuito differente rispetto alla blockchain di Bitcoin.

IOTA nasce con l'obiettivo di connettere dispositivi elettronici in una rete unica. Si può considerare uno dei primi approcci all'IoT (Internet of things) e all'IIoT (Industrial internet of things) decentralizzato.

La missione, creare una economia condivisa, in cui i dispositivi elettronici interagiscono tra loro anche da un punto di vista economico: i dispositivi elettronici si ricompensano tra loro.

IOTA, tra i primi progetti di sistemi decentralizzati, ha implementato il concetto di micro transazioni economiche.

L

M


Market capitalization è la capitalizzazione di mercato di un determinato crypto asset.

Basandosi sulla capitalizzazione di mercato, servizi web come Coinmarketcap.com, Coingecko.com, Coinwatch.com, stilano una graduatoria, variabile in qualsiasi momento, che tiene conto del market cap dei singoli asset crittografici.

La capitalizzazione si ottiene moltiplicando il volume di scambio giornaliero per il circulating supply.

Il miner è il dispositivo hardware la cui funzione è garantire la sicurezza della rete svolgendo l'attività di generazione dei nuovi blocchi e di validazione delle transazioni da inserire nei blocchi.

I miner sono CPU, ASIC, GPU, predisposti per l'attività di "estrazione" delle criptovalute: il mining.

Per estensione sono miner anche le persone fisiche, uomini e donne, che svolgono l'attività di mining delle criptovalute.

L’attività detta di mining, è in parte traducibile con il termine estrazione. Essa è essenziale per garantire il consenso nelle blockchain network basate sul metodo Proof of Work (PoW).

L'attività di mining garantisce la creazione dei blocchi e di nuove criptovalute risolvendo complessi calcoli matematici. Il processo è affidato a processori specializzati conosciuti come ASIC; in alcuni casi si possono usare le GPU.

Ogni qualvolta il miner genera un blocco da aggiungere alla blockchain, il miner riceve come ricompensa una quantità di criptomoneta predeterminata.

Neologismo gergale del linguaggio crypto, indica il nuovo massimo storico raggiunto dal prezzo della criptomoneta.

Sta a indicare che il valore del crypto asset ha raggiunto la Luna. 🌝

N


Prova testo

O

P


In Informatica tecnica di costruzione di una architettura logica in cui i computer hanno pari livello gerarchico. L'architettura peer-to-peer è alla base di qualsiasi sistema distribuito.

Il Proof of Work (prova di lavoro) è il metodo di consenso, o modello, implementato da Satoshi Nakamoto nel protocollo Bitcoin. Esso si basa sul calcolo computazionale per risolvere un complicato calcolo matematico (calcolo degli hash) che fornisce al miner il privilegio di creare il prossimo blocco che sarà convalidato dai nodi e aggiunto alla blockchain.

Un metodo di Consenso di Nakamoto basato sulla quantità di criptovaluta posseduta dai validatori. I validatori hanno il compito di garantire la sicurezza e di generare i blocchi.

Esistono molteplici varianti, ma tutte sono accomunate dalla maggiore velocità di esecuzione e dal ridotto o quasi nullo consumo di risorse computazionali e di energia elettrica.

Differisce dal metodo PoW, per il non impiego della potenza computazionale dei nodi nel ruolo di validazione dei blocchi e di garanzia della sicurezza della rete decentralizzata.

La private key (chiave privata) fornisce al possessore l'accesso all’identità virtuale creata in una blockchain, ed alle criptomonete giacenti nel wallet.

La chiave privata non è la passphrase, perdendo quest’ultima, se si possiede la private key, l’accesso ai crypto asset è garantito.

La chiave privata è sempre generata in coppia con una chiave pubblica.

Essa è una tecnica di trading scorretta, la cui finalità è aumentare artificialmente il prezzo di una criptovaluta, mediante acquisti considerevoli o utilizzando altre tecniche come simulazioni di forti acquisti che poi non si verificano.

Gli altri trader onesti sono spinti all’acquisto, innescando il meccanismo di rialzo del prezzo.

Il trader o i trader, che hanno progettato la trappola innescando la fase di “pompaggio” del prezzo (pump), vendono in massa per incassare il ROI, generando una fase di ribasso dei prezzi travolgente (dump).

Q

R


Prova testo

S


Pseudonimo dietro il quale si cela l'inventore o gli inventori (o l'inventrice?) del Bitcoin.

Non ha mai rivelato la sua vera identità e dal mese di dicembre 2010 ha interrotto le comunicazioni via mail con i principali programmatori che hanno seguito Bitcoin sin dalle prime fasi di sviluppo.

Satoshi è anche la più piccola unità di valuta del bitcoin, ed equivale ad un centesimo di milionesimo di bitcoin.

Una delle possinili implementazioni in Ethereum per migliorare la scalabilità, secondo gli sviluppatori potrebbe aumentare la velocità di esecuzione delle transazioni di 10 o 100 volte: ora 15tx/secondo.

Il meccanismo di scalabilità, on-chain, suddivide la blockchain in parti più piccole, un numero ridotto di nodi valida le transazioni senza attendere la validazione da parte dell’intera Ethereum Network.

La tecnica è tra quelle affini al merge mining, in cui la blockchain si divide logicamente in più catene seppur utilizzando l’identica potenza di mining allocata.

Lo smart contract (contratto intelligente) precede la blockchain di circa 15 anni. Si deve al crittografo Nick Szabo la loro teorizzazione, nel 1994, come contratti legali digitalizzati.

L’attuale versione degli smart contract implementati in Ethereum, sono invece piccoli programmi in grado di assolvere compiti predeterminati senza possibilità di modifica a posteriori, manomissione o censura.

Gli smart contract nutrono le aspettative di un movimento che si riconosce nello slogan: Code is law — il codice è legge.

Portafoglio digitale di criptomonete, nella forma di software da scaricare sul PC (notebook) o da installare come applicazione mobile su tablet e smartphone (iPhone).

Lo sviluppo dei software wallet dipende dal team ufficiale della criptovaluta, da società terze, o da sviluppatori indipendenti che operano anche a titolo gratuito.

Le caratteristiche di progettazione variano molto. Le versioni per PC in alcuni casi scaricano l'intera blockchain, le versioni mobile sono più centralizzate.

Si oppone agli hardware wallet.

Leggi anche nothing to stake.

T


L’ammontare massimo di crypto asset in circolazione. L'ammontare generalmente è determinato a priori. Bitcoin, ad esempio, ha un total supply di 21 milioni di BTC; Litecoin 84 milioni di LTC.

Non tutti i crypto asset hanno un total supply stabilito, Dogecoin, ad esempio, non lo ha.

Espressione gergale del linguaggio cripto.

U

V


Il volume di scambio (nelle 24 ore), rappresenta l'insieme delle operazioni di compravendita effettuate su una criptomoneta in una determinata unità di tempo (Fonte estratti: Traderpedia.it, I Volumi negli scambi).

Indica l'interesse e la vivacità degli investitori (compratori, venditori, ecc.) nei riguardi dell'asset crittografico.

Il suo valore è fondamentale per calcolare il market cap.

Prova testo

W


Il wallet (portafoglio) di criptovalute è un software, il cui compito è tenere traccia dell’identità virtuale attraverso la chiave privata associata all'identità stessa.

Il crypto wallet non conserva realmente la criptomoneta, ma funge da interfaccia di connessione alla blockchain. E invece quest'ultima a tenere traccia delle transazioni economiche, in entrata e uscita, generate mediante il wallet.

Le società o start-up organizzatrici delle ICO, istituiscono una lista bianca degli investitori al fine di espletare le procedure KYC e AML richieste dalle leggi nazionali e internazionali, prima dell'inizio della Initial coin offering.

Nei fatti è un filtro selettivo.

Z


Zether è un meccanismo di pagamento confidenziale, fully-decentralized, compatibile con Ethereum e altre piattaforme di smart contract.

Il meccanismo include la prova a conoscenza zero ed è in grado, secondo i progettisti, di nascondere il mittente della transazione.

Zether è una ricerca della Stanford University e del Visa Research.

Qui il paper di Zether.



Foto Fabio Carbone: autore articolo
Fabio Carbone
Scrittore web tecnico ma versatile, scrive di criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende. Ha seguito un corso accademico sull'Industria 4.0 applicata al business; ha ottenuto 2 certificati blockchain professionali: BerkeleyX e The Linux Foundation.
Ghost writer e amante delle tartarughe d'acqua dolce, nel tempo libero cura il blog www.rugatartaruga.eu.
Per contatti professionali: LinkedIn.

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