Grand Theft Europe. Come hanno truffato l'Europa e senza usare Bitcoin!

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- Foto di Bert Sz da Unsplash.com. -

Il giorno 7 maggio 2019 Il Sole 24 Ore riportava la notizia della più grande rapina (truffa) perpetrata ai danni dei cittadini europei. 1.260 miliardi di IVA non versata ai 28 stati europei, con l'Italia al comando del plotone (per usare un'immagine ciclistica).

Una indagine condotta da 63 giornalisti europei di diverse testate giornalistiche, frutto di svariati mesi di studio di documenti riservati, lettura di trascrizioni di intercettazioni telefoniche, esiti di indagini di polizia, eccetera, eccetera.

Una indagine immensa, che diventerà permanente per stessa ammissione di Correctiv il giornale tedesco a capo del coraggioso nucleo di giornalisti che ha agito come agiscono i professionisti dell'evasione fiscale: internazionalmente.

Cosa ha a che fare tutto questo con il bitcoin? Nulla, ed è questo il punto.

 

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1.260 miliardi: più del Market Cap delle Criptovalute

1.260 miliardi di euro in 6 anni, dal 2011 al 2016. Miliardi di IVA non versata, elusa confondendo gli stati con le società carosello o il "gioco delle società apri e chiudi".

Quanti soldi sono? Ho controllato il Market Cap di tutte le altcoin messe insieme alla data del 6 gennaio 2018, data di massimo storico per la capitalizzazione di mercato delle criptovalute, e facevano 795,8 miliardi di dollari USA (713 miliardi di euro circa).

- Immagine: CoinMarketCap.com. -

Quindi... Questi professionisti delle frodi carosello, non hanno potuto usare le criptovalute per eludere i controlli delle autorità preposte alle verifiche fiscali in ciascun paese europeo...

Allora chi dice che le criptovalute e il bitcoin servono ad alimentare traffici illeciti, si sbaglia.

O devo supporre che quanti accusano le criptovalute d'essere le monete dei malviventi, mentono sapendo di mentire?

L'inchiesta Grand Theft Europe

Eh, sì, perché leggendo l'inchiesta sul sito Grand Theft Europe, non c'è traccia di operazioni svolte con le criptovalute. 1.260 miliardi, i professionisti del VAT Gap, li hanno sottratti alle casse dei paesi europei usando il caro euro.

C'è di più e lo scrivo tra breve, non potevano usare criptovalute, avevano bisogno di usare la moneta fiat.

Chi ha evaso l'IVA, non ha usato le criptomonete per restare "pseudo anonimo", quei signori hanno usato i sistemi tradizionali. Lo hanno fatto alla splendida luce del Sole.

Temo che, per continuare a frodare, abbiano addirittura bisogno come l'aria che i canali tradizionali restino in vita.

Quale copertura usano, fammi capire

Quali sarebbero questi canali tradizionali?

Una copertura contabile e documentale indispensabile per porre in essere la frode e, soprattutto, per rendere sempre più difficoltosa la tracciabilità delle operazioni.

Fonte: Le “frodi carosello” alla luce di una recente sentenza del Tribunale di Milano (http://www.giurisprudenzapenale.com).

Non possono usare le criptovalute! Necessitano di un canale manipolabile secondo l'occorrenza, che sia allo stesso tempo una copertura legale, ma di facciata, mentre dietro le quinte si adoperano per non lasciare traccia del loro passaggio. È un delitto e il delitto perfetto per essere tale non può lasciare traccia.

Le Criptovalute contro i delinquenti

A questo punto mi viene da pensare che chi compra criptovalute non solo non è un delinquente, ma addirittura sta solo cercando di salvarsi da "sti delinquenti"...

Perdonate lo sfogo, ma questo articolo appartiene alla categoria delle Crypto Riflessioni. E non potevo evitare di condividere questa riflessione personale.

1.260 miliardi sottratti all'Europa e il bitcoin non ha avuto alcun ruolo, in un lasso di tempo in cui già esisteva: 2011 - 2016.

 

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Ecco chi vuole il Bitcoin morto

Mi sembra chiaro che chi vuole il bitcoin morto, è perché ne ha una paura terribile.

Ha paura delle conseguenze positive che genererebbe nelle società.

Vado di Fantasia ora, davvero fantastico con quanto segue.

V'immaginate se un giorno la contabilità aziendale dovrà lasciare, per legge, una traccia su di un sistema distribuito non modificabile, non falsificabile a posteriori, e dove ogni transazione è concatenata alla precedente in un unico "filo digitale", in qualsiasi momento ripercorribile per analizzare a ritroso la contabilità dell'azienda, così da verificare come si è interconnessa all'attività contabile di altre aziende?

Un sistema che è non solo nazionale, ma europeo.

Lascio il resto alla vostra immaginazione, per ora ho esaurito la mia.

Ma se volete lasciare il vostro commento, la vostra crypto riflessione, più sotto lo potete fare tranquillamente.

Opportunità Digitali è disponibile anche via Facebook Messenger per accogliere le vostre domande.



Foto Fabio Carbone: autore articolo
Fabio Carbone
Scrittore web tecnico ma versatile, scrive di criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende. Ha seguito un corso accademico sull'Industria 4.0 applicata al business; ha ottenuto 2 certificati blockchain professionali: BerkeleyX e The Linux Foundation.
Ghost writer e amante delle tartarughe d'acqua dolce, nel tempo libero cura il blog www.rugatartaruga.eu.
Per contatti professionali: LinkedIn.

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